Pochi giorni fa è balzata all’onore delle cronache la protesta di residenti e commercianti di via sopramuro per la possibile apertura di una moschea al posto di una chiesa in disuso. le Polemiche da parte della gente sono scattate dopo lo spostamento del crocifisso posizionato all’ingresso. In merito arriva una precisazione dall’Istituto diocesano per il sostentamento del clero:
Con atto pubblico di compravendita, l’Istituto diocesano per il sostentamento del clero ha trasferito, a seguito dell’ottenimento delle autorizzazioni di tutti gli organi competenti, ad un cittadino italiano, la proprietà dell’edificio di culto ridotto ad uso profano,con annesso locale deposito alla via Sopramuro a Porta Nolana n. 30, piano terra.
Si rileva che, nell’atto notarile di vendita, è specificato che l’edificio deve essere utilizzato ad uso profano non indecoroso e, comunque, conforme alle prescrizioni dettate dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli.
Con riferimento al Crocifisso, posto su una parete esterna dell’edificio, si precisa che la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, previo sopralluogo, ha ritenuto necessario il trasferimento dello stesso, tenuto conto dello stato dei luoghi e della necessità di restauro del medesimo Crocifisso.
L’effigie sacra è stata – temporaneamente – collocata presso locali dell’Arcidiocesi di Napoli.