giovedì, Ottobre 30, 2025
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Napoli 2500, al via V edizione del progetto SBAM

Biblioteche, conservazione, territorio, comunità, intercultura, intelligenza artificiale, innovazione, Napoli 2500: questi alcuni dei temi del progetto SBAM, acronimo di San Bonaventura Biblioteche Archivi e Musei, che sono stati al centro della due giorni organizzata dalla Fondazione San Bonaventura di Napoli, tenuta nella Biblioteca “Fra Landolfo Caracciolo”, nel Complesso di San Lorenzo Maggiore in via Tribunali, inserito nel contesto delle celebrazioni dei 2500 anni di Storia di Napoli.
Al termine del meeting, alla quinta edizione, sono stati resi i noti i nomi delle tre strutture vincitrici del premio Maneant Sbam 2025 che valorizza la resilienza di operatori e strutture culturali, cui sono andati tre assegni da mille euro ciascuno.
Premio per la Sezione Archivi, Memorie di un quartiere vivo, è andato
all’Archivio digitale della Biblioteca Tonino Casolaro di Caserta, inaugurata a giugno 2024 nella sede del Comitato Città Viva di Caserta, nata da un lascito librario della famiglia di Tonino Casolaro, storico attivista del quartiere Acquaviva.
Per la Sezione Biblioteche con Cammini di conoscenza: giovani, libri e territori nelle aree interne”, il premio è stato assegnato alla Biblioteca Ingegnere Pasquale Guida ETS || Giardino Segreto APS di Roccaromana, Caserta. Un riconoscimento svolto per il lavoro nel borgo di Roccaromana, tra i Monti Trebulani, dove un antico edificio abbandonato è tornato a vivere ed oggi è la Biblioteca “Ing. Pasquale Guida”, cuore pulsante del Giardino Segreto di
Roccaromana APS, un luogo di resistenza culturale, dove giovani, camminatori e abitanti si incontrano per leggere,
studiare, creare e immaginare insieme nuovi futuri per le aree interne.

Per la Sezione Musei, MAT – Museo del Matese, il premio è andato a
“JustMO’ impresa culturale e creativa” di Sepino, provincia di Campobasso per l’opera che ruota intorno a Palazzo Tiberio, un edificio del XVIII secolo riqualificato dall’impresa culturale campobassana
JustMO’ tramite un Partenariato Speciale Pubblico-Privato attivato con il Comune di Sepino.
L’edificio, trasformato in centro culturale multifunzionale, fonde memoria e innovazione, ospitando
il MAT – Museo del Matese, il SepinoHUB lo spazio coworking e attività culturali, e l’Archivio XX|20
dedicato al Novecento molisano e agli storici locali.
“L’edizione 2025 – Luigi Arrigo, direttore della Biblioteca diocesana San Tommaso d’Aquino di Piedimonte Matese e vicepresidente della Fondazione San Bonaventura, curatore del meeting “SBAM Incontri ravvicinati” – si inserisce nel solco degli eventi promossi per il bimillenario di Napoli. Abbiamo deciso di partire dedicando un focus proprio all’importanza che Napoli e le testimonianze documentali raccolte nei suoi tanti istituti culturali hanno per la Cultura Italiana e non solo, creando poi un ideale ponte verso il futuro, affrontando le nuove sfide che il cd “digitale evoluto” e l’intelligenza artificiale pongono al ruolo di mediazione dell’operatore culturale”.
La due giorni ha visto la partecipazione di esperti e operatori culturali giunti da tutta Italia, impegnati anche in una visita guidata al vicino monastero di San Gregorio Armeno, la cui nascita e le opere che contiene, sono state illustrate dalla storica dell’arte Iolanda D’Angelo, mentre l’ingegnere Marco Esposito ha tracciato agli intervenuti le linee dell’intervento di restauro della facciata del complesso di San Lorenzo Maggiore. Forte la soddisfazione di Carlo Caccavale, presidente della Fondazione San Bonaventura, nata nel 2014 con l’obiettivo di valorizzare, salvaguardare e rendere fruibili i beni culturali con la collaborazione di esperte ed esperti appartenenti a diversi ambiti, dalla Biblioteconomia all’Archivistica, dalla Paleografia all’Epigrafia, dalla Storia dell’Arte all’innovazione tecnologica. “Un lavoro importante e profondo – dice Carlo Caccavale dando appuntamento all’edizione 2026 – che si svolge con grande competenza e impegno da quanti che volontariamente si spendono senza risparmio per l’avanzamento culturale e per la salvaguardia della radici profonde della nostra storia, soprattutto con grande attenzione alla realtà periferiche e marginali”.