Esordio amaro quello di Mazzarri al Maradona, dove gli azzurri hanno perso la sfida contro l’Inter capolista.
Ottimo l’avvio dei campioni d’Italia in carica, che rischiano di andare in vantaggio al secondo minuto, grazie ad un gran tiro di Elmas. Solo un Sommer in stato di grazia evita il vantaggio del macedone. Il Napoli continua ad attaccare, ma alla fine è la squadra di Inzaghi a sbloccare il match con una sassata da fuori di Chalanoglu.
Stesso copione nella ripresa. Gli uomini Mazzarri approcciano bene al secondo tempo e nuovamente rischiano il gol con un missile di Politano che si stampa sulla traversa. Nuovamente però, nonostante il pressing azzurro, sono i Nerazzurri a raddoppiare con una micidiale serpentina di Barella, che su assist di Lautaro Martinez, firma il 2-0, segnando la fine del match. Gli azzurri a questo punto scompaiono dal campo. Infatti nonostante un ultimo sussulto di Kvara, sul quale il portiere Nerazzurro si fa trovare preparato, i minuti finali della partita sono un assolo interista, sugellato dal 3 a 0 di Thuram.
Non sono mancate le polemiche soprattutto per un fallo su Lobotka sull’azione e dell’uno a zero e per un presunto rigore su Osimhen, non fischiato.
Al di là degli episodi però il verdetto del campo è evidente: il Napoli dell’anno scorso, quello in grado di riportare lo scudetto in città dopo 33, quello in grado di imporre il proprio gioco di fronte a chiunque, è solo un lontano ricordo. Sono infatti già 11 i punti che separano gli azzurri dalla vetta. Una cifra che se guardata alla luce delle ultime partite fa tramontare, nel cuore dei tifosi, la speranza di un nuovo tricolore.