Non si arresta l’aumento del prezzo del carburante in un’estate in cui l’aumento generalizzato dei costi ha raggiunto livelli record. Nonostante il valore del petrolio sia a livelli contenuti e non paragonabili a quelli di due anni fa, l’andamento degli importi per un litro di benzina alla pompa e costantemente in rialzo. Anche oggi a Napoli nei pochi distributori aperti per ogni litro occorre spendere in media quasi due euro. Ma sono in rialzo anche i prezzi per elettricità e gas al punto che sembra quasi di essere tornati indietro al 2022: Le tensioni provocate dalla guerra in Ucraina sulle quotazioni del metano si sono in parte allentate eppure per i consumatori la stangata è già pronta.
Tornando al costo della benzina e del gasolio, ogni anno a ridosso di due periodi (Agosto e dicembre, dunque vacanze estie e Natale) si registra un’impennata dei prezzi. Ma in quest’estate folle, in cui tutto è aumentato a livelli esponenziali, fermarsi a fare il pieno di benzina è diventato quasi un lusso.
Assoutenti ha calcolato che In appena tre mesi, da maggio a oggi, “un pieno di benzina costa 7 euro in più mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa sfiora i 10 euro”. Il presidente, Furio Truzzi, nel corso di un’intervista ha anche spiegato che “l’andamento non appare giustificato dalle quotazioni petrolifere che, rispetto ad inizio anno, sono salite poco più dell’1%, mentre la benzina alla pompa nello stesso periodo è rincarata in media del 7%”.
Anche Federconsumatori definisce i prezzi di “livelli elevatissimi ed irragionevoli, che nemmeno il rallentamento della produzione americana e il taglio annunciato dall’Opec possono giustificare”. Ed è evidente che gli interventi del Governo compreso l’obbligo di esporre il prezzo medio, sono valsi solo a smuore un po’ i media, ma non hanno prodotto alcun effetto.