Il Napoli Calcio Femminile ha calato la Manita al San Marino portandosi davvero vicino alla salvezza. Adesso, in virtù degli scontri diretti, il vantaggio sulle titane è di quattro punti. Due doppiette di Huchet e Nocchi, oltre al gol finale di Popadinova, hanno certificato la superiorità delle partenopee che vedono ora il traguardo.
LE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE LELLO CARLINO
“Da buon napoletano sono scaramantico. Quindi non voglio sbilanciarmi troppo. Però ci sono i meriti di Alessandro Pistolesi che questa squadra l’ha cambiata. Dal punto di vista emotivo e delle consapevolezze le ragazze sono cresciute tanto. Prima erano sfiduciate. Oggi è solo una prima pietra di una stagione in salita in tutti i sensi. Non me l’aspettavo di stare a combattere fino alla fine per non retrocedere. Complice anche un pò di inesperienza nei confronti di questa categoria. Abbiamo trovato una Serie A diversa da quella che avevo lasciato, molto più competitiva. Però sono sempre stato convinto delle potenzialità di questa squadra che ha dimostrato di poter restare in massima serie. Facendo corna, dovessimo mantenere la categoria, cercheremo di adeguarci ai grandi club. Complimenti al mister ed alle calciatrici, ora non dobbiamo rilassarci. Il Napoli dovrà puntare sempre ad essere una squadra di vertice, altrimenti non ha senso partecipare”.
LE DICHIARAZIONI DELL’ALLENATORE ALESSANDRO PISTOLESI
“Abbiamo approcciato bene alla partita ed abbiamo anche chiuso in crescendo. C’è stato anche la fortuna di riuscire a segnare subito. Volevamo che il San Marino non si chiudesse subito e andando in vantaggio dal 3′ abbiamo fatto si che questo succedesse. Nello spogliatoio avevo detto alla squadra di restare tranquilla perché avevamo tutto per poter portare a casa la vittoria. Siamo stati bravi, bisogna dirlo. Come non eravamo spacciati prima, adesso non siamo salvi. Ci aspetta un calendario complicato, quindi piede sull’acceleratore e si va. Le ragazze sono rimaste concentrate per novanta minuti e ci siamo meritati tre punti importanti, determinanti, ma non ancora decisivi”.