La situazione è sotto gli occhi di tutti, ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, quando i giornalisti questa mattina gli hanno chiesto di commentare le condizioni igieniche in cui versa la città.
Non siamo sicuramente alle oltre mille tonnellate di sacchetti per strada del 2011, ma la città è sporca.
E in particolare proprio in alcuni di quei quartieri che in passato si era sempre cercato di salvaguardare, dando precedenza nella raccolta rispetto ad altre zone, per l’alta presenza di visitatori stranieri.
La “zella”, come la definisce lo scrittore e giornalista, Pietro Treccagnoli paragonando i cumuli di spazzatura al principio di calvizie che si prova a nascondere ma che prima o poi rispunta sempre fuori, è spuntata già da giorni soprattutto nella zona a ridosso di piazza trieste e trento, plebiscito.
Dalla scorsa settimana, sembra che quartieri spagnoli e san ferdinando siano state eliminate dal percorso dei mezzi dell’Asia, la società di igiene urbana. Zone ad alto tassa di presenza turistica, considerati i numerosi bed and breakfast e altre strutture recettive nate per approfittare del boom di visitatori. Non un bel biglietto da visita insomma e, in base alle parole del sindaco Manfredi, un problema non di immediata soluzione