venerdì, Novembre 22, 2024
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Napoli, furti e danni nel Centro Remida Napoli di Ponticelli: sottratte mascherine e merende per gli ospiti

Nelle ultime ore la struttura comunale che a Ponticelli, quartiere nella zona orientale di Napoli, ospita il Centro di riciclaggio creativo ‘Remida Napoli’ è stata oggetto di un furto da parte di ignoti. Sono stati sottratti un migliaio di mascherine FFP2 e diversi flaconi di detergenti. I delinquenti hanno anche svaligiato la dispensa del caffè e portato via le merende offerte ai partecipanti delle attività.

Il fatto – avvenuto, molto probabilmente, la notte tra mercoledì e giovedì – arreca non pochi danni alla realtà che da anni opera nel quartiere di Napoli Est a favore di giovani e famiglie, in costante contatto con associazioni, aziende, scuole e università. In oltre ventitré anni di esperienza ha portato avanti laboratori per bambini, percorsi con le scuole, opportunità per le donne. Remida Napoli opera attraverso i materiali di scarto per attivare processi educativi e occasioni di incontro e confronto. Da cinque anni, in particolare, porta avanti un laboratorio di eco-sartoria e artigianalità, sostenuto dall’Otto per Mille della Chiesa Valdese, che coinvolge donne di Napoli Est in un percorso di autonomia, riscatto e valorizzazione delle proprie passioni e competenze.

«Siamo molto amareggiate della “visita” che abbiamo subito nelle ultime ore. Il furto e i relativi danni alla struttura sono ferite non inferte soltanto a noi ma a tutto il territorio. Si dovrebbe capire che chi ruba alle associazioni ruba a sé stesso e ai propri figli», spiegano Anna Marrone e Paola Manfredi, co-gestrici di Remida Napoli, che evidenziano: «Le cose che sono state rubate erano dispositivi anticovid e le merende che offriamo alle persone che frequentano quotidianamente il Centro. Siamo profondamente addolorate e arrabbiate perché questo è l’ennesimo furto che si verifica a danno di realtà educative del quartiere Ponticelli: prima i furti nelle scuole e poi quelli a danno di altre associazioni con cui collaboriamo. Bisogna dire basta a tutto questo».

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