Non si è fatta attendere la reazione del mondo del lavoro alla notizia che la giunta del comune di Napoli ha deliberato l’obbligo di una retribuzione minima oraria di 9 euro per i salari dei lavoratori impiegati dalle aziende private alle quali a palazzo San Giacomo affiderà lavori, forniture e servizi. Al momento l’unica voce contraria si è alzata dalla Cisl di Napoli. Per Melicia Comberiati, da poco eletta segretaria generale del sindacato cittadino, andava considerata prioritaria l’applicazione del contratto collettivo nazionale
IL NO DELLA CISL, IL NI DI CGIL E UIL
Per i segretari regionali di Cgil e Uil, Nicola Ricci e Giovanni Sgambati, l’iniziativa del comune di Napoli è un buon primo passo