1.202 pergamene, datate fra il 1257 e il 1883, oltre 120 metri lineari di documenti racchiusi in 450 faldoni. L’archivio privato di una famiglia di principi, che per cinque secoli ha svolto ruoli di rilievo presso i sovrani del Regno di Napoli. I d’Avalos, nel segno del potere è la mostra inaugurata questa mattina a Napoli a palazzo Diomede Carafa in via San Biagio dei Librai, che ospita la sede della sovrintendenza per i Beni archivistici e bibliografici della Campania.
IN MOSTRA L’ARCHIVIO PRIVATO DELLA FAMIGLIA DI PRINCIPI
Dal 19 giugno al 29 settembre sarà possibile conoscere un patrimonio di documenti conosciuti solo dalla famiglia d’Avalos A tagliare il nastro, il presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca
L’IMPEGNO DEL SOVRINTENDENTE CAPONE
L’archivio fu sottoposto, a partire dal 2019, su iniziativa del soprintendente Gabriele Capone, a ‘custodia coattiva’, per salvarlo da deterioramenti e dispersioni. Riordinato con fondi del Ministero della Cultura, occupa un inventario di oltre 500 pagine.