Un vero e proprio “cartello”, che agiva anche secondo modalità mafiose, ed episodi di corruzione che hanno visto protagonisti, tra gli altri, imprenditori del settore marittimo e pubblici ufficiali dell’Unità Operativa Dirigenziale trasporto marittimo e demanio marittimo della Regione Campania.
E’ quanto emerso dalle indagini della Guardia Costiera di Napoli che, coordinata dalla DDA, ha notificato oggi nove arresti ai domiciliari e due obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.
Per quattro dei nove arrestati è stato disposto dal gip di Napoli anche l’obbligo di presentazione.
Gli undici indagati sono gravemente indiziati di corruzione, turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, illecita concorrenza con minaccia o violenza.
In particolare, le indagini hanno consentito di delineare l’esistenza di consolidati rapporti tra imprenditori del settore marittimo e pubblici ufficiali dell’Unità Operativa Dirigenziale del trasporto marittimo e del demanio marittimo della Regione Campania, accordi inerenti a varie concessioni demaniali rilasciate o prorogate dall’ufficio e diretti ad alterare o turbare le procedure utilizzate per la scelta del concessionario e, più in generale, la gestione dei rapporti tra l’Ente Pubblico concedente ed i concessionari.
Tutto in cambio di denaro e di altre utilità destinate ai pubblici ufficiali da parte degli imprenditori.