In Palestina soffiano venti di pace, ma nelle scuole napoletane non si placa il clima da rivoluzione. Dopo i licei Genovesi, Vittorio Emanuele II, Fonseca e Vico e gli Istituti Margherita di Savoia, Gentileschi, Diaz e Casanova, altre due scuole sono state occupate questa mattina: i licei Umberto e Lucrezio Caro. Hanno provato ad occupare anche gli studenti del Mercalli, ma la dirigente scolastica è riuscita a impedirglielo facendo chiudere le porte dell’edificio prima che i ragazzi riuscissero a irrompere all’interno. In una nota scritta sul sito della scuola, la preside ha poi parlato di atteggiamenti minacciosi da parte di soggetti estranei allo storico “Scientifico” del quartiere Chiaia. “Ex studenti”, la replica dei ragazzi poi riuniti in massa all’esterno della scuola in segno di protesta nei confronti della dirigenza scolastica.
Verso la manifestazione del 18 ottobre
Mentre gli studenti dell’Umberto e del Settimo occupano, le lezioni sono riprese al Fonseca e al Vittorio Emanuele mentre al Gianbattista Vico i docenti, pur sostenendo nel merito la contestazione, hanno invitato gli studenti a forme di protesta più inclusive. Un clima d’occupazione che non si arresta, anche in vista della manifestazione per Gaza che si terrà il prossimo 18 ottobre a Napoli
