Napoli, ombrelloni e cancelli chiusi per lo sciopero dei lidi
Folla fuori ai cancelli serrati e ombrelloni chiusi a Napoli, dove si è svolta, in contemporanea con il resto del paese, la protesta dei gestori degli stabilimenti balneari per chiedere al governo norme chiare e precise sulle concessioni. Una questione annosa che si trascina dall’emanazione della direttiva della Bolkestein nel 2006, e che da quasi 20 anni vede contrapposti l’Unione Europea ed i vari governi nazionali che si sono succeduti.
L’imposizione da Bruxelles, alla quale il bel Paese non si è ancora adeguato, fatto che si è tradotto in una procedura d’infrazione, prescrive che le concessioni demaniali siano assegnate attraverso procedure di gara trasparenti e competitive. Con l’esecutivo Meloni è arrivata una nuova proroga, bocciata però dal consiglio di stato. E così si è arrivati allo sciopero. I dettagli della mobilitazione li ha forniti il delegato per la città di Napoli del sindacato italiano balneari, Mario Morra. (Intervista in video allegato)
Una vertenza che però non incontra il favore degli utenti. In fila sotto al sole dalle prime ore della mattina ritengono poco convincenti le motivazioni dei gestori degli stabilimenti. (Interviste in video allegato).