Un Napoli “provinciale” perde anche a “San Siro” contro un mini Milan (0-1). La normalizzazione della squadra fantastica, stratosferica della scorsa stagione, si è completata ieri sera a Milano. Mazzarri ha trasferito la sua mentalità cancellando, di fatto, anche gli ultimi residui di “grande bellezza” che ancora erano presenti nella mente degli azzurri. Con il 3-5-1-1 ha dato un messaggio chiaro: si gioca anche per il pari, quindi per prendersi un punto. Risultato? Perdi, come sempre avviene quando provi ad accontentarti. Il cattedratico Mazzarri, che non ha mai brillato per essere un’innovatore, prova addirittura a cambiare schemi e organizzazione di gioco in corsa. Contando sul fatto che nel primo tempo il Milan avrebbe messo in campo una grande intensità (non calcolando il gol di Theo Ernandez) per poi approfittarne nella ripresa. Un piano naufragato, anche e soprattutto per l’ennesima amnesia difensiva sul gol subito e per la sterilità dell’attacco. Ma mentre Osimhen sta per rientrare a Napoli, non si sa in quali condizioni e con quale determinazione, la squadra si ritroverà domani a Catel Volturno. Con la panchina di Mazzarri che inizia a scottare, perché De Laurentiis teme che tra una scusa e una rievocazione del passato, la squadra sprofondi ancora di più in classifica e perda definitivamente il treno Champions. Va bene sperimentare, ma questo sarebbe masochismo. E quindi la suggestione che prende forma in queste ore e che si possa pensare a un nuovo esonero in casa Napoli.