Napoli, quattro aggressioni a personale sanitario in una settimana
4 aggressioni al personale sanitario in poco meno di una settimana per una media di una ogni due giorni. Sono gli allarmanti dati relativi a questo primo scorcio di 2025 a Napoli. L’ultima ieri all’ospedale San paolo, dove un’infermiera è stata minacciata di morte dai parenti di un paziente. Pensavano che stesse filmando con il cellulare il degente e hanno sfasciato il pronto soccorso.
Copione simile al Cotugno. Qui una 41enne è finita in manette per lesioni e intimidazioni ai medici. Aveva aggredito la dottoressa di turno perché stanca di attendere le cure per lo zio. Insieme alla donna sono stati denunciati anche altre 3 persone. E ancora in piazza del Carmine un uomo sostenendo di avere il Covid pretendeva dei farmaci. Al diniego dei medici gli ha sputato in faccia.
Ad arginare almeno in parte il fenomeno l’istituzione dei drappelli di polizia dei pronto soccorso, ma adesso, spiega il presidente dell’ordine dei medici di Napoli Bruno Zuccarelli, serve una vera e propria inversione rispetto alle politiche dell’ultimo decennio. (Intervista in video allegato).
Resta però il nodo del sottodimensionamento nelle strutture napoletane. Negli ultimi 15 anni, spiega il numero uno dei camici bianchi partenopei, la sanità è stata stritolata da tagli e carenza di investimenti. Questo si è tradotto nell’allungamento delle liste di attese ed in generale in una sfiducia crescente nei confronti del sistema sanitario. Le spese mediche private infatti sono aumentate più del 10%, così come è In crescita anche il numero di coloro che rinunciano alle cure ed il numero delle assicurazioni.