A Napoli la fine del Ramadan si festeggia in piazza Garibaldi, come accaduto anche lo scorso anno. In 7.000 i fedeli che si sono recati davanti alla stazione centrale per pregare insieme e celebrare il termine del periodo di digiuno.
L’Imam di Napoli: “Il nostro pensiero ai bambini di Gaza”
L’Eid al Fitr è la festa che segna la fine del mese del Ramadan, periodo caratterizzato dal digiuno religioso, in cui, tra l’alba e il tramonto, i fedeli si astengono dal mangiare e dal bere, tra le altre cose.
Per celebrare la fine di questo mese circa 7.000 fedeli si sono riuniti in Piazza Garibaldi per pregare e festeggiare insieme.
Amar Abdallah, Imam della Comunità islamica di Napoli, che ha partecipato alla festa: “I musulmani celebrano con gioia e ringraziamento la conclusione del loro digiuno. È un giorno di festa nel quale bisogna essere felici e tutti hanno il diritto di gioire“.
Non sono mancate, poi, parole di vicinanza nei confronti delle vittime del conflitto israelo-palestinese: “Il nostro pensiero va ai bambini di Gaza che oggi, in un giorno di festa, si ritrovano senza genitori o senza casa“.
Eid al Fitr, la festa per la fine del Ramadan
Una preghiera silenziosa, in ginocchio e rivolta alla Mecca. Tra il 30 e il 31 marzo, quest’anno, cade la fine del Ramadan per i fedeli islamici. Questa giornata di celebrazione viene chiamata in arabo Eid Al Fitr che, dopo la preghiera del tramonto, consentirà a chi lo ha praticato, di interrompere il periodo di digiuno.
A Napoli, davanti alla stazione centrale, sono circa settemila i fedeli di religione musulmana che si sono radunati per commemorare la prima rivelazione del Corano al profeta Maometto.
A Napoli si prega in tutte le piazze
Non solo Piazza Garibaldi: oggi, domenica 30 marzo, i fedeli islamici si sono radunati nelle principali piazze della città partenopea per festeggiare insieme la fine del Ramadan.
Piazza del Plebiscito e Piazza del mercato si aggiungono a Garibaldi nella distesa di persone rivolte verso la Mecca che stamattina hanno pregato insieme.
Nello specifico, a Piazza del Plebiscito vi hanno partecipato alcune centinaia di persone originarie del Bangladesh.
SSC Napoli: “Eid Mubarak”
Non mancano gli auguri da parte del Napoli che, sulla piattaforma X, scrive: “From Napoli to the World, we wish a joyful Eid to all our fans celebrating today. Eid Mubarak!”
“Eid Mubarak” a tutti i tifosi napoletani che oggi hanno festeggiato la fine del Ramadan. Così, la SSC ha augurato serene celebrazioni utilizzando la frase che usano tipicamente i musulmani in questa occasione (“Eid Mubarak” comunemente significa “Buona festa”).
A questo proposito, pochi giorni fa è stato Faouzi Ghoulam, ex difensore del Napoli, nel corso di un intervento a Sky Sport Insider, a raccontare la propria esperienza a Napoli nel corso del Ramadan.
“La religione è un aspetto centrale nella vita dei musulmani. E per noi il Ramadan è il mese dell’anno in cui ci si sente più vicini a Dio. Quando arrivai al Napoli, l’allenatore in quel momento era Rafa Benitez. Il ritiro coincise col mese di Ramadan e un’altra cosa che caratterizza noi musulmani è la volontà di vivere questo periodo magico in assoluta serenità e senza pesare sugli altri.”
Continua Ghoulam: “Decisi, perciò, di non comunicare al club che in quei giorni avrei seguito una tabella nutrizionale e degli orari dei pasti diversi rispetto alla maggioranza dei miei compagni di squadra. Benitez mi chiamò nel suo ufficio, convocando sia lo staff tecnico che quello medico: Rafa mi tranquillizzò e mi disse che il club avrebbe fatto il massimo per consentirmi di vivere in serenità, e nelle condizioni ottimali, il mio Ramadan. Nella mia stanza, ad esempio, fu portato un frigorifero: un vero privilegio“.