Nessuna traccia del Sars-Cov-2 sulle tastiere delle bilance e dei pos, sulle maniglie dei frigoriferi e dei carrelli ma, in alcuni casi, gli alimenti non erano stati conservati in maniera tale da tutelare la salute dei consumatori: emergono le solite criticità dai controlli che il Nas di Napoli ha eseguito in 12 supermercati e ipermercati della città.
In collaborazione con il personale dell’Asl Napoli 1 Centro i militari hanno eseguito 120 tamponi prelevando campioni dalle superfici maggiormente esposte al tatto da parte dei clienti.
Nessuno degli esami ha dato esito positivo. Violazioni, invece, sono emerse circa la presenza dei distributori di gel disinfettante all’ingresso e dei misuratori di temperatura. In alcuni casi sebbene fossero presenti, non c’era personale addetto a controllare che il cliente li usasse prima di entrare nel supermercato. Problemi sono stati segnalati circa il numero di clienti presenti contemporaneamente, più alto rispetto al consentito. Per questo motivo i carabinieri del Nas hanno comminato sanzioni per circa 30mila euro.
Criticità, invece, sono emerse circa la conservazione degli alimenti che hanno costretto il Nucleo per la Tutela della Salute a disporre la chiusura amministrativa di due strutture, del valore di circa 200mila euro, dove si lavoravano gli alimenti: in entrambe sono state rilevate carenze igienico sanitarie tali da spingere i militari a sequestrare ben 500 chilogrammi di alimenti, perlopiù surgelati, carne e latticini e insaccati risultati privi di tracciabilità.