Nei papiri di Ercolano gli ultimi istanti di vita di Platone e il luogo della sua sepoltura
Una scena inedita di oltre duemila anni fa, riemersa grazie ai nuovi brani appena decifrati dei papiri di Ercolano sopravvissuti all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. In tutto mille parole, nuove o diversamente lette, che per la prima volta hanno permesso addirittura di localizzare con esattezza la sepoltura di Platone. Avvenuta nell’Accademia di Atene nel giardino a lui riservato, vicino al cosiddetto Museion o sacello sacro alle Muse.
“Un risultato straordinario che arricchisce la nostra conoscenza della storia antica”, come spiega il papirologo Graziano Ranocchia dell’Università di Pisa presentando alla Biblioteca Nazionale di Napoli i risultati di medio termine del progetto di ricerca ‘GreekSchools’.
LA SCENA DELLA MORTE DI PLATONE
Le dolci note di un flauto suonate da una donna originaria della Tracia avrebbero dovuto rendere più lievi le ultime ore di vita di Platone, ma il celebre filosofo greco non le gradì affatto: sebbene febbricitante e in punto di morte, fu abbastanza lucido da criticare la musicista barbara per il suo scarso senso del ritmo, davanti agli occhi di un ospite caldeo proveniente dalla Mesopotamia.
(Intervista nel video allegato)