venerdì, Novembre 15, 2024
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Niente prova abito in camerino per trans, a Napoli blitz attivisti Lgbt

Il 2 agosto, in un negozio di una catena abbigliamento nel quartiere napoletano del Vomero il personale ha impedito a una persona trans di servirsi del camerino per misurare un abito. Un caso di transfobia, secondo un gruppo di attivisti Lgbt che ha organizzato un blitz di protesta all’interno dello stesso emporio. Ai clienti, gli autori hanno spiegato i motivi dell’azione contro le politiche aziendali del negozio.

IL VOLANTINO DELLA PROTESTA

“I camerini di…non sono per le persone trans e Queer, questo quanto emerge dall’ultimo episodio di transfobia avvenuto il 2 Agosto. Una persona trans non conforme è stata cacciata dai camerini femminili perché non riconosciuta come donna, anzi riconosciuta come pericolo da allontanare. Questo episodio di passing non è accettabile.” Il pensiero degli attivisti.

RIVENDICAZIONI PER TUTT3

“Rivendichiamo camerini per tutt3, puntiamo il dito contro le multinazionali a cui piace descriversi come serenamente attraversabili; l’ipocrisia del loro rainbow washing”, continuano nella nota. È arrivato il momento di re-agire, di farci sentire,di dire basta e di farlo sempre. Per ogni abuso una reazione, per ogni invisibilizzazione la nostra testimonianza, per ogni violenza il nostro grido queer di accusa. Non possiamo più far finta di niente, pensare che tutto questo sia normale: devono sapere che noi esistiamo e siamo stanch3 e arrabbiat3, che le loro azioni hanno conseguenze, che i loro soprusi non passeranno. Perché non siamo noi a non poter passare, ma la loro queerfobia”.

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