mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Confermato carcere per hacker procure, Nordio: “Ci difendiamo”

La rivelazione del ministro della Giustizia durante un convegno a Napoli, nei saloni di Castel Capuano

E’ stato scelto il saloncino dei busti di Castel capuano per parlare di violenza di genere e femminicidi, che solo a Napoli sono stati 11 dal 1 gennaio 2023 al 30 settembre 2024. Al centro del dibattito l’opuscolo sull’argomento voluto dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenuto al dibattito però, proprio nel giorno in cui è stato confermato il carcere per Carmelo Miano, l’hacker di 24 anni diventato famoso nelle ultime settimane dopo essere stato arrestato lo scorso 2 ottobre a Roma nell’ambito di una indagine della Polizia Postale coordinata dai magistrati del pool cybercrime della Procura di Napoli. Spiava le mail dei magistrati l’hacker siciliano, riuscendo a impossessarsi di password di 46 rappresentanti della Giustizia tra cui i procuratori di Napoli e Perugia, Nicola Gratteri e Raffaele Cantone. Un problema che mesi fa ha riguardato anche il ministero della Giustizia e il Guardasigilli ha garantito sull’argomento la giusta attenzione da parte del Governo: “Sono riusciti ad hackerare perfino il Cremlino. Oggi la tecnologia avanza a passi cosi’ rapidi per cui le organizzazioni non solo criminali ma anche i dilettanti, in particolari condizioni, sono in grado di bucare, finché non si trovano i sistemi più appropriati, anche i sistemi apparentemente più sicuri”. “Questo – ha spiegato il ministro – perché l’evoluzione tecnologica avanza in modo sempre molto più rapido rispetto alle leggi”. Il ministro ha poi aggiunto: “C’è difesa, infatti l’hackeraggio che è stato fatto al ministero della Giustizia è stato riparato e oggi siamo al sicuro. Però bisogna sempre tenere presente che la fantasia delle persone male intenzionate galoppa più velocemente delle leggi che sono in grado di affrontarli”.

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