Notte di Sant’Antonio, a Napoli guerriglia tra scugnizzi e forze dell’ordine
Guerriglia tra scugnizzi e forze dell’ordine nel rione sanità e nella zona della torretta a Napoli. Effetti della notte di Sant’Antonio in cui in diversi quartieri si accumulano vecchi tronchi e manufatti in legno per incendiarli. A nulla è servita la rimozione straordinaria di vecchi alberi e mobili abbandonati in strada effettuati 24 ore prima dagli uomini della asia scortati dagli agenti della polizia, predisposta dall’assessorato alla sicurezza del comune di Napoli. Alcune tradizioni a Napoli sono dure a morire.
E così la notte scorsa le forze dell’ordine e i vigili del fuoco sono dovuti intervenire in due zone in particolare, dopo la segnalazione di alcuni cittadini preoccupati dai cosiddetti focarazzi. Una sassaiola contro i carabinieri e i pompieri che avevano cercato di spegnerli da parte di alcuni giovanissimi che avevano dato vita al “cippo di santantuono” si è verificata in zona torretta e nei pressi del museo immortalate dai video dei telefonini inviati poi al parlamentare Francesco Borrelli che li ha pubblicati sui propri canali social per denunciare la situazione.
LA TRADIZIONE DELLA BENEDIZIONE DEGLI ANIMALI
Il 17 gennaio, le piazze italiane si animano per celebrare Sant’Antonio Abate, il patrono degli animali. La tradizione della benedizione degli animali, profondamente radicata nella cultura rurale, rappresenta un momento di comunione tra uomo e natura. In molte città, fedeli e appassionati si riuniscono con i loro animali domestici e da lavoro, portandoli davanti alla chiesa per ricevere la benedizione del sacerdote. Cavalli, cani, gatti, ma anche animali più insoliti come pappagalli e conigli sono protagonisti di questa festa unica. Il rito vuole esprimere gratitudine per il ruolo degli animali nella vita quotidiana, sia come compagni fedeli che come sostegno nelle attività agricole. Sant’Antonio Abate, vissuto tra il III e IV secolo, è venerato come protettore degli animali e guaritore delle malattie. La sua iconografia tradizionale lo rappresenta con un maialino accanto, simbolo di lotta contro il male.
LA TRADIZIONE A NAPOLI
A Napoli e in altre località campane, la festa si arricchisce di fiere e mercatini, dove vengono offerti prodotti tipici e artigianato locale. L’evento è anche occasione di riflessione sul rispetto per il creato e la tutela degli animali. Tra riti sacri e convivialità, la benedizione di Sant’Antonio Abate rinnova un legame antico, quello tra uomo, fede e natura, riscoprendo la spiritualità nella quotidianità.