Nuovo stadio di Caivano, la verità di Moccia (MGROUP): “23 anni di calvario”
La società MGROUP, proprietaria del terreno sul quale dovrebbe sorgere lo Stadio Comunale di Caivano (Napoli), ha annunciato il ricorso al Tar per impugnare l’ordinanza per la realizzazione dei lavori. Durante una conferenza stampa ha chiesto anche la revisione degli atti di acquisizione del terreno da parte del Comune. La posizione della società è stata espressa dall’amministratore, Francesco Moccia, insieme con l’avvocato Sergio Clemente. Secondo Moccia e Clemente, l’acquisizione, da parte del Comune, del terreno sul quale dovrebbe sorgere lo stadio, è legata ad “errori di una vicenda giudiziaria che va avanti da 23 anni”, e non risulterebbe “tra i beni confiscati alla camorra”.
Il coordinatore della Commissione straordinaria che regge il Comune di Caivano, prefetto Filippo Dispenza, sul tema ha precisato in una nota che il terreno sul quale sorgerà lo Stadio Comunale di Caivano “è un bene che è stato acquisito, ai sensi dell’art. 31 del DPR 380/2001, dal Comune di Caivano nei riguardi della Società MGROUP, all’epoca titolare dello stesso, e non del clan Moccia, a seguito di abusi edilizi realizzati da tale Società su tale area”. Quindi, parte della questione è stata sanata.
(Interviste nel video allegato)