venerdì, Novembre 15, 2024
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Occupazione case Pizzofalcone, blitz e sequestri agli abusivi

Sequestro preventivo per venti persone accusate di occupazione abusiva di un immobile comunale in via Egiziaca a Pizzofacone

Le Forze dell’Ordine hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, nei confronti di 20 persone individuate come occupanti abusivi di 19 immobili situati nel plesso di edilizia pubblica di Via Egiziaca a Pizzofalcone n.35.

INDAGINE AVVIATA DOPO OCCUPAZIONE DELLA CASA DI UNA NOVANTENNE

L’indagine è scaturita dall’occupazione abusiva di un immobile avvenuta alla fine dello scorso anno ai danni di una novantenne residente in quella zona. A seguito di questo caso, è stata avviata un’indagine più ampia sugli immobili di edilizia pubblica nel Comune di Napoli.

Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile, dal Commissariato San Ferdinando, dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Napoli, dalla Guardia di Finanza di Napoli e dalla Polizia Locale di Napoli – Unità Operativa Tutela Patrimonio. Grazie al loro impegno e alla rispettiva competenza, è stato possibile individuare 35 immobili all’interno del complesso edilizio che erano occupati abusivamente da soggetti riconducibili anche a contesti di criminalità organizzata.

PRIMI SGOMBERI A DICEMBRE SCORSO

Le prime 16 abitazioni erano state sgomberate nel mese di dicembre 2022. Il fabbricato in questione fa parte dell’edilizia disponibile del Comune di Napoli, che lo ha acquistato dall’Agenzia del Demanio nel 2016. Il complesso residenziale è composto da 85 appartamenti, per i quali non sono previsti particolari criteri di assegnazione, ma è necessaria la stipula di un contratto di locazione con il pagamento di un canone mensile.

L’attività investigativa, svolta congiuntamente dalle varie forze dell’ordine, ha richiesto numerosi accertamenti documentali, resi particolarmente complessi dalla difficoltà di ricostruire completamente un sistema di assegnazioni storiche. Inoltre, sono stati effettuati sopralluoghi sulle proprietà per raccogliere prove a carico degli indagati in relazione all’ipotizzata invasione di terreni ed edifici. Questi elementi hanno consentito l’emissione del provvedimento cautelare reale di sequestro preventivo.

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