Due persone sono state sottoposte a fermo per l’omicidio di Mario Carotenuto, il tossicodipendente di 35 anni morto dissanguato a causa di numerose coltellate e di colpi d’arma da fuoco, a pochi passi da casa sua, la notte tra sabato e domenica nel comune di Angri, in provincia di Salerno. Si tratta del titolare di un noto locale della movida di 40 anni e di un suo collaboratore di origine rumena, di 32. I carabinieri sono riusciti a risalire ai due fermati grazie alle immagini delle telecamere di video sorveglianza. Trovata anche l’arma e una mazza da baseball utilizzate per l’agguato punitivo nei confronti del giovane. Carotenuto, secondo le informazioni fornite dalla procura di Nocera inferiore, aveva dato fastidio ad alcuni avventori del locale notturno di proprietà del 40ennee indiziato per l’omicidio. Carotenuto era stato trovato riverso in una pozza di sangue a pochi passi da casa sua all’incrocio tra via Procida e via Risi. L’episodio avvenuto alle 3 del mattino. Sul corpo i segni lasciati dai fendenti e vicino al cadavere alcuni bossoli. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, sono state delegate ai carabinieri. Carotenuto non è stato soccorso, né tantomeno qualcuno ha allertato le forze dell’ordine. Quando i carabinieri e il personale del 118 sono giunti sul posto, per il 35enne era troppo tardi. Secondo gli investigatori, sarebbe morto in pochi minuti. La salma è stata portata all’Umberto I di Nocera inferiore, dove sarà effettuata l’autopsia. Sul posto anche la madre e il padre dell’uomo, che si sono abbandonati a scene di disperazione