Omicidio Marigliano, dopo 8 anni fermate 6 persone
Dopo quasi 8 anni dall’ omicidio di Francesco Esposito all’ora 33 enne, assassinato fuori la sua abitazione a Marigliano, 5 persone sono finite in carcere e una ai domiciliari.
Era circa mezz’ora dopo la mezzanotte del 5 febbraio del 2016 quando nell’isolato 9 di Via Pontecitra Esposito (legato al clan Mazzarella) fu freddato da un colpo al petto. Lì dove abitava con la moglie e due figli piccoli all’epoca dei fatti di 7 e 12 anni. Il killer sparò un solo colpo di pistola calibro 9 che giunse al torace uccidendolo. Fu la moglie a trovare il marito a terra esanime.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia del Gruppo di Castello di Cisterna, per delega del Procuratore Distrettuale di Napoli, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP Tribunale di Napoli, su richiesta della locale D.D.A., nei confronti delle sei persone gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di omicidio aggravato dalle finalità mafiose.
Dalle indagini emergerebbe che l’omicidio del trentatreenne sarebbe scaturito da una faida tra alcuni clan criminali di Napoli e provincia per l’affermazione della propria egemonia sulla zona di Marigliano.