Omicidio Martina Carbonaro in cantiere PNRR, avv. Pisani: “Qualcuno si prenda la responsabilità”
Martina Carbonaro, 14 enne uccisa a colpi di pietra lo scorso 26 maggio dall’ex fidanzato Alessio Tucci ad Afragola, in provincia di Napoli, non è morta in un casolare abbandonato, ma in un cantiere pubblico e attivo, finanziato con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). A sostenerlo è l’architetto Paolo Sibilio, consulente tecnico nominato dall’avvocato della famiglia della vittima Sergio Pisani.
Un’area che avrebbe dovuto essere sotto rigorosa vigilanza. 11 mila euro la spesa per le misure di sicurezza. Il sito, invece, è rimasto incustodito, permettendo così a Tucci, reo confesso, di agire indisturbato e di occultare poi anche il corpo.
Per questo il legale adesso annuncia la richiesta di un risarcimento e si appella alla premier Giorgia Meloni. La famiglia di Martina infatti, sostiene l’avvocato sta venendo abbandonata dallo Stato.