Omicidio Mergellina, chi è il killer coetaneo della vittima
Ucciso per futili motivi da un coetaneo. Così in meno di 48 ore gli investigatori della Squadra Mobile di Napoli hanno messo subito la parole fine alla caccia al killer del 18enne, Francesco Pio Maimone ucciso alle due di notte di lunedì presso uno degli chalet di Mergellina.
FONDAMENTALI LE IMMAGINI DELLA VIDEOSORVEGLIANZA E I TESTIMONI
Le indagini coordinate dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini e dai sostituti procuratori Claudio Onorati e Antonella Fratello (quest’ultima magistrato in forza alla Direzione distrettuale antimafia) hanno permesso di indicare come autore del delitto che ha scosso l’intera città, Francesco Pio Valda, figlio di Ciro, affiliato al clan Cuccaro. Il padre fu ucciso in agguato 23 gennaio 2013, viene contestato il reato di omicidio volontario aggravato dalle modalità mafiose.
Determinanti, per l’individuazione, i testimoni e la videosorveglianza che in quella zona è capillare. Dopo la tragedia Valda si è reso irreperibile ma è stato rintracciato oggi dalla Squadra mobile e dal commissariato San Giovanni nell’abitazione di alcuni conoscenti, nel quartiere di Ponticelli della città.
IL PADRE DELL’OMICIDA AFFILIATO AL CLAN CUCCARO FU UCCISO NEL 2013
Francesco Pio con quell’alterco che ha visto fronteggiarsi due gruppi di ragazzi, forse scoppiato per un piede pestato, forse per una bevanda versata sulle scarpe, non aveva nulla a che fare. Uno dei colpi di pistola esplosi da Valda – due o tre quelli avvertiti da una pattuglia della Guardia di finanza che ha avvisato la Polizia – gli ha spezzato la vita e il sogno di aprire una pizzeria tutta sua.
Conoscenti lo hanno subito accompagnato all’ospedale Vecchio Pellegrini dove i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Nel frattempo sul lungomare arrivava l’ambulanza del 118, ma lui già non c’era più. Chi ha assistito alla tragedia ha descritto la scena agli investigatori: il ragazzo che estrae il revolver, spara, prima in aria poi ad altezza d’uomo. Francesco Pio si accascia tra la folla di giovani tra l’attonito e il terrorizzato.
La Procura già ieri aveva disposto il sequestro della salma sulla quale sarà eseguita l’autopsia.