sabato, Settembre 6, 2025
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Omicidio Rapuano, la moglie assassina al Gip: “Mi sono difesa”

In udienza convalida pm chiede carcere, difensore i domiciliari

Continua a confermare di aver ucciso il marito per difendersi. Racconta quei drammatici momenti con lucidità ma ribadisce: “Ho dovuto difendermi”. A parlare è Lucia Salemme, la 58enne rea confessa dell’omicidio del marito Ciro Rapuano, 59 anni, ucciso il 4 settembre scorso nella loro casa di via Sant’Arcangelo a Baiano, nella zona di Forcella. Salemme, difesa da Riccardo Pinto, ha risposto alle domande del gip di Napoli Alessandra Grammatica durante l’udienza di convalida dell’arresto, ribadendo la versione già fornita subito dopo i fatti al pm Giuliano, presente all’udienza. Al termine dell’interrogatorio il pm ha chiesto di confermare il carcere per i reati di omicidio volontario aggravato, mentre l’avvocato Pinto ha richiesto la misura meno afflittiva dei domiciliari anche con applicazione del braccialetto elettronico.

La donna ha dunque riferito al gip di essere da lungo tempo vittima di violenza tanto da apparire “sollevata” dall’accaduto prima di cadere in un profondo stato di prostrazione. Ha quindi ripercorso la tragica notte tra il 3 e 4 settembre, quando il marito avrebbe provato ad aggredirla con un coltello dopo una lite per futili motivi, ferendola ad un braccio; lei si sarebbe poi accorta di un secondo coltello che l’uomo teneva sotto il suo cuscino, l’avrebbe afferrato e con quello sferrato decine di colpi al marito, uccidendolo. Il trambusto e le urla avrebbero fatto accorrere la figlia 30enne, che conviveva con i genitori, che ha visto la scena; con lei anche la bimba di sette anni, che non si sarebbe accorta di nulla perchè dormiva. Dopo l’omicidio, Salemme ha chiamato la Polizia, ammettendo subito le sue responsabilità; è stata poi portata all’ospedale Vecchio Pellegrini per la profonda ferita al braccio, e dopo le dimissioni è stata arrestata. Salemme è ora detenuta nel carcere di Secondigliano, dove è guardata a vista per timore di gesti estremi.