Non è un ricordo piacevole quello di Victor Osimhen legato al suo arrivo a Napoli. L’attaccante capocannoniere dello scorso campionato con 26 reti si è confidato al canale “Kortyeo” in Nigeria. “Quando sono arrivato al Napoli – ha detto Osimhen – c’erano persone che dicevano che non avrei segnato neanche 4 gol perché la Serie A è molto fisica. Ed è così ma quando mi dici che non posso fare una cosa, anche se non so farla, voglio imparare e sfidare quelle persone. Chi diceva certe cose adesso si sta nascondendo”.
IL LEGAME CON MARADONA
Osimhen ha parlato anche del suo legame sentimentale alla città quando gli viene chiesto di Maradona: “Diego per me è il più grande di tutti i tempi, nessun altro potrà mai fare qualcosa a Napoli di comparabile a lui”. ma il percorso partenopeo di Osimhen è stato anche costellato da un grave infortunio al viso nel 2021, che ha comportato l’utilizzo della maschera. “E’ stato nel match contro l’Inter – ricorda – il pallone stava arrivando e volevo prenderlo, il difensore ha colpito con la testa la mia faccia e hanno dovuto operarmi. E’ stato quasi un infortunio mortale, ringrazio Dio che sono ancora vivo”.
L’INFANZIA E LA POVERTA’
La povertà dell’infanzia, il rischio di restare impigliato nelle maglie della fame assoluta. E poi la forza di diventare oggi uno dei più importanti attaccanti del mondo. “La fama oggi non significa niente per me, non mi interessa – ha detto alla tv nigeriana -. Ci sono tante persone famose, ma col conto in banca in rosso. Non è semplice mostrare amore nel mondo in cui viviamo, per questo quando persone vengono da me e mostrano apprezzamento, mi ringraziano, mi dicono di continuare così, per me è un privilegio. Da piccolo potevo solo immaginare di diventare un calciatore, la situazione per la mia famiglia era dura, andavo a vendere i giornali o le bottiglie di acqua. Adoro Lagos, quando ho 4 giorni liberi vengo qua, mi piace stare in mezzo alla gente. Adoro tutto, lo stress, le vibrazioni, l’amore, le gelosie”.