Venti persone arrestate e accusate a vario titolo durante la pandemia di “foraggiare” la popolazione di Caivano portando la spesa a casa a nome del clan Gallo-Angelino.
OPERAZIONE DEI CARABINIERI DI CASTELLO DI CISTERNA
Lo hanno documentato i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna anche durante il periodo della pandemia. I militari hanno eseguito gli ordini di arresto con l’accusa di associazione di tipo mafioso, di estorsione, ma anche di detenzione e porto di armi da guerra e armi comuni nei confronti di venti esponenti del clan locale Gallo-Angelino.
SCOPERTI ANCHE I BUNKER DOVE SI ORGANIZZAVA LA DISTRIBUZIONE
Scoperti impianti di video sorveglianza nascosti nelle mura e mitragliette Kalashnikov seppellite ma pronte per l’uso.
Il controllo del territorio è emerso dalle indagini dei militari dell’arma che hanno ripreso le consegne di cibo durante il lockdown. Venendo così incontro alle esigenze di soggetti fragili e particolarmente esposti al disagio derivante dall’emergenza covid. Un vero e proprio sostegno per i più bisognosi e per le famiglie con giovani più facilmente arruolabili tra le fila del sodalizio criminale.