Due gemelli neonati sono risultati positivi alla cocaina. Succede all’ospedale Buccheri La Ferla di Palermo. La madre, una tossicodipendente di 32 anni, non li ha riconosciuti e ha lasciato il nosocomio subito dopo il parto.
PREOCCUPAZIONE PER I DUE NEONATI POSITIVI ALLA COCAINA
Le condizioni dei due neonati positivi alla cocaina preoccupa il personale medico dell’ospedale di Palermo, come scrive l’edizione locale di “Repubblica”. Subito però la macchina organizzativa si è messa in moto. I due piccoli, nati prematuri, sono sotto la tutela della direzione sanitaria al momento, ma è subito partita la segnalazione alla procura per i minorenni, diretta da Claudia Caramanna.
Si attende la madre per rispettare la legge in termini di riconoscimento. Questa prevede che ciò possa avvenire entro 3 giorni in ospedale e 10 presso il comune di nascita del bambino, o di residenza della madre. Ma, nel caso la donna non dovesse tornare, i due bambini saranno dichiarati disponibili all’adozione.
ABBANDONI NEONATALI, LE STIME
In Italia è possibile rinunciare ai propri figli in ospedale, subito dopo il parto. Lo stato garantisce l’anonimato, e questo per agevolare una scelta altrimenti tragica in un momento personale delicatissimo.
La notizia dei due neonati positivi alla cocaina e abbandonati all’ospedale di Palermo riapre un discorso affrontato in primavera, quando all’ospedale Mangiagalli di Milano veniva lasciato, alla Culla per la Vita, il piccolo Enea.
Una situazione sicuramente diversa, quella, che però non ha attirato meno critiche, complice anche una forse eccessiva partecipazione nazionale.
Ciò a cui bisogna fare attenzione, però, considerando episodi di questo tipo, è il dato relativo agli abbandoni neonatali in ospedale. La specifica è tristemente dovuta, poiché è impossibile avere una stima precisa degli abbandoni. Si deve tenere in considerazione il numero di bambini abbandonati e mai trovati.
In questo caso, sono circa 300 i bambini nati in ospedale e non riconosciuti. Le motivazioni, tante: disponibilità economica, età della madre, nazionalità, speranza di vita. A tal proposito si è espressa a metà aprile la Sin, Società Italiana di Neonatologia. Il rapporto Sin dichiara, dunque, che l’incidenza dei neonati abbandonati alla nascita negli ospedali rappresenta lo 0,07% dei bambini nati vivi.