Parenti feriti Scampia scrivono alla premier Meloni
Mentre il comune di Napoli dispone il divieto di ingresso e permanenza nella Vela celeste, migliorano le condizioni delle sette bambine ferite a Scampia nel crollo del ballatoio ricoverate dallo scorso 22 luglio nell’ospedale Santobono di Napoli. Quattro sono state già dimesse, tra di loro una bimba di due anni, tre non sono più in pericolo di vita. Da una buona notizia a un’altra, relativa alla questione degli 800 sfollati, famiglie costrette ad abbandonare le proprie case dopo la tragedia che ha visto morire tre persone e che, pochi giorni fa, avevano provato di notte a rientrare nelle rispettive abitazioni.
Nell’ordinanza il comune ha decretato in via precauzionale l’inagibilità dell’intero complesso della Vela celeste che si trova in condizioni di degrado diffuso. Qualora gli abitanti dovessero provare a rientrare scatterebbe lo sgombero coatto. L’ordinanza segue di pochi giorni una serie di altri interventi dell’amministrazione comunale, che oltre a erogare contributi per l’autonoma sistemazione sta mettendo a disposizione di chi ha perso la casa anche appartamenti di sua proprietà realizzati in beni confiscati alla camorra.
E’recente inoltre la notizia che alcune famiglie hanno scritto una lettera alla presidente del consiglio, Giorgia Meloni, in cui si chiede al Governo lo stesso impegno profuso per il comune di Caivano. Nella missiva, affidata all’avvocato napoletano Angelo Pisani, alcuni sfollati dalla vela chiedono alla premier sistemazioni più sicure e dignitose per le loro famiglie