sabato, Dicembre 28, 2024
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Patto Regione SSIP per la filiera pelle, si punta sulla ricerca e la qualità

“Con il Tecnopolo Nazionale per l’Innovazione Sostenibile, da localizzare a Napoli presso l’area ex Manifattura Tabacchi, la Regione Campania intende rilanciare una sfida strategica”. Così l’Assessore alla Ricerca e Innovazione della Regione Campania,  Valeria Fascione, all’appuntamento ‘Programma di Open Innovation Leather 2025/Le nuove traiettorie tecnologiche e gli strumenti per l’innovazione sostenibile della filiera della pelle’, che si è svolto presso la SSIP, che ha il suo Headquarter presso il Comprensorio Olivetti di Pozzuoli.

“Il progetto – ha aggiunto la Fascione -voluto dalla Giunta regionale, ed in linea con le indicazioni del Governo, vede la realizzazione, nella stessa area, del Polo dell’Agritech per lo sviluppo di tecnologie innovative nel settore agroalimentare”.

Per l’assessore si tratta di un metodo “ci sono sfide che non valgono solo per un comparto ma per tutti, è partendo dall’agroalimentare, dalla tutela alla difesa, dalla ricerca alla innovazione, si ragionerà di altri settori. E vale a parti invertite”.

“Quella che si realizza, ad esempio in SSIP, può e deve valere – ha sottolineato l’assessore – per altri comparti. Le soluzioni sulla ricerca, sulle nuove tecnologie e sui prodotti, possono essere estese”.

Nel corso del suo intervento l’esponente della Giunta ha rilanciato sulla collaborazione con la Stazione Sperimentale ed è entrata nel vivo delle sfide della filiera pelle. “Se il distretto conciario campano un tempo aveva numeri di un certo tipo e poi, complice la globalizzazione, ha visto erodere il proprio mercato lo si deve al fatto che si è puntato per molto tempo su produzioni competitive sui costi e non solo sulla qualità. Oggi abbiamo imparato che la qualità dei nostri prodotti e dei nostri processi di produzione è la nostra prima linea di difesa. Abbiamo capito – ha ricordato –  che l’innovazione è un propellente di qualità. Insieme alla Ssip l’intera filiera della pelle punta sulla qualità perché punta sulla ricerca. Come Regione crediamo molto a questo approccio, alla sinergia con chi, come la SSIP, se ne occupa. Auspichiamo, per questo, una concreta collaborazione, un patto allargato a tutti i soggetti protagonisti della filiera”.

L’incontro promosso ha rappresentato l’occasione per avviare, di fatto, una cabina di regia, per consolidare un processo di costruttive contaminazioni fra chi ha stessi obiettivi, fra chi punta sulla Circular Economy.

Ed e’ con questo spirito, collaborazione istituzionale e progetti concreti, che e’ intervenuto il Presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola.

“Sono convinto che la sinergia con la Stazione Sperimentale Pelli – ha detto – porterà ancora più visibilità alle attività che portiamo avanti come Camera di Commercio, sia al servizio delle aziende, sia per la sensibilizzazione su temi strategici come, per esempio, la tutela e la certificazione di prodotti autentici. I prodotti legati alla moda e alla filiera della pelle sono tra i più contraffatti, contribuire a creare conoscenza in questo ambito è il primo passo per contrastare pratiche pericolose per i consumatori e dannose per il tessuto produttivo, il Museo ‘Vero/Falso ci aiuterà, la SSIP farà la sua parte”.

Una iniziativa, a sentire Carlo Casillo, Presidente della sezione Moda e design Unione Industriali, che andrebbe estesa. “Quello che si fa per la filiera pelle, dalla ricerca alla tutela, andrebbe fatto – ha rilanciato – anche per il tessile e l’abbigliamento. Così ci muoveremo”.

Pasquale Della Pia, vice presidente Assocalzaturifici, ha incalzato sulla necessità del gioco di squadra per costruire sviluppo. “Non basta un buon prodotto, serve puntare sui distretti per crescere, sulle reti. Nelle forti crisi cresce anche la consapevolezza di quanto sia importante fare squadra, si fa quindi ancora più urgente un’azione per far crescere il sistema calzaturiero campano. Ed in questo e’ fondamentale la SSIP”.

In linea anche Claudio Voto, del distretto Aereospaziale Campano Dac, che ha sottolineato la necessità di sviluppare lavoro comune.

Musica per le orecchie di Francesco Benucci, direttore generale dell’Unione industriale di Napoli, che ha chiosato “E’chiaro che sosteniamo un progetto di filiera, senza se e senza ma”.

Per Carlo Palmieri, vice presidente del Sistema Moda Italia, l’obiettivo è inserire il mondo della scuola nella partita. “Puntiamo sull’aspetto scolastico, puntiamo sugli ITS. Dobbiamo lavorare per far capire che in quei luoghi si formano figure professionali di cui il Paese ha un estremo bisogno, noi siamo un Paese manifatturiero, dalla scuola devono arrivare energie e professionalità”.

Per Mario De Maio, consigliere SSIP e vice Presidente Confindustria Avellino, e’ imprescindibile l’attività di ricerca “oggi non ci sono condizioni di mercato stabile ma abbiamo la certezza che per crescere dobbiamo far crescere la qualità dei processi che adottiamo e dei prodotti che sviluppiamo”.

E di ricerca ha parlato Luigi Nicolais, consigliere del Ministro per l’Università e Ricerca e Consigliere scientifico SSIP. “Insieme al Ministro stiamo lavorando sul PNRR, in particolare sulla missione 4 ‘From reasearch to business’. La ricerca ha evidenti ricadute sul sistema produttivo e, in questa ottica, diventa importante monitorare il lavoro fatto, costruire idee e percorsi. Il PNRR non si traduce in danari, ma in una autentica riforma del sistema. Abbiamo alcuni anni di investimento per realizzare cose che poi dovremmo rimanere e crescere, meglio puntare su progetti aggregati che creare nuovi edifici”.

Nel corso del suo intervento, Edoardo Imperiale, ha indicato la rotta.

“La Stazione Sperimentale, in sinergia con un partenariato di  ricerca di elevato profilo scientifico, ha individuato – ha detto- approcci di alto grado di maturità tecnologica, grazie ai quali sarà possibile affrontare le recenti sfide in tema di innovazione sostenibile, particolarmente nell’ambito delle principali traiettorie tecnologiche emerse a valle del Programma di Open Innovation promosso dalla SSIP “Leather Innovation Challenges 2025’”.

“La rete di competenze trasversali rende – ha spiegato ancora- di immediata utilità la massa critica di offerta tecnologica in materia di innovazione dei prodotti in pelle e di strategie per lo sviluppo di processi sempre più sostenibili e circolari, a servizio delle imprese , che potranno beneficiare di una piattaforma innovativa costantemente attualizzata ed in grado di promuovere attività di ricerca mirate a favorire lo sviluppo di imprese e starup tecnologiche”.

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