Gentile nei confronti del suo partito, non lo è già da qualche tempo Vincenzo De Luca. Non bastano due mani per contare poi le periodiche frecciatine alla segretaria del Pd, Elly Schlein. Con l’avvicinarsi di un nuovo turno elettorale, le europee, il governatore ha rimbracciato il lanciafiamme.
L’ATTACCO A ROMA E AL LEADER DEL PARTITO
La possibilità che a causa delle frizioni con De Luca, la leader del partito possa escludere Napoli e la Campania dalle tappe dei suoi impegni elettorali in vista delle europee, ha infatti riattizzato il fuoco della polemica. L’occasione per tornare all’attacco dei dirigenti del Pd e della segreteria nazionale al governatore è stata data, durante la presentazione di una mostra su Pasolini, da una domanda sul giudizio che potrebbe avere oggi il regista nei confronti della sinistra e degli eredi del Pci.
DA PASOLINI AL TERZO MANDATO
Il salto all’attualità è avvenuto in un lampo e dall’impronta lasciata da Pasolini nel Paese passare a terzo mandato e del Pd campano preso in ostaggio da Roma è stato un attimo