domenica, Giugno 29, 2025
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Pinguini Tattici Nucleari al Maradona: in napoletano Pastello Bianco

A Napoli il concerto della band bergamasca rende omaggio alla città traducendo in napoletano il dialetto della celebre canzone

Allo stadio Diego Armando Maradona, sulle note di Pastello Bianco, i Pinguini Tattici Nucleari hanno intonato la loro celebre canzone riscrivendo il ritornello in napoletano.

Il testo alle spalle del frontman ha recitato così:

Perfavore, nun chiagnere

e vir e nun ce resta male

ca io e te ce conoscimmo buon… già ra’ primma elementare.

E scrivevo tutti i miei segreti, co pastello janco nguopp ‘o diario

speravo ca veniv a colorarli e to giur sto ancora aspettann

La band al Maradona

Ieri, 28 giugno 2025, si è tenuta l’attesissima data dei Pinguini Tattici Nucleari in concerto al Maradona, a Napoli. Uno show che ha tirato le fila di un mese intenso dal punto di vista musicale nella città partenopea, da Gigi D’Alessio (il 2 e 3 giugno) a Marco Mengoni (il 26 giugno), passando per Luchè (il 5 giugno), Sfera Ebbasta (il 7 giugno), Marracash (il 10 giugno), Elodie (il 12 giugno), Vasco Rossi (il 16 e 17 giugno) e Cesare Cremonini (il 24 giugno).

I Pinguini Tattici hanno chiuso un mese fitto di concerti che ha reso lo stadio napoletano sempre gremito di persone, popolando la città anche di fan provenienti dal resto d’Italia.

L’omaggio al dialetto

Mi chiedi come sto e non te lo dirò
Il nostro vecchio gioco era di non parlare mai
Come due serial killer interrogati all’FBI
I tuoi segreti poi a chi li racconterai?
Tu che rimani sempre la mia password del Wi-Fi
E chi sa se lo sai

[…]

Ti chiedo come stai e non me lo dirai
Io con la Coca-Cola, tu con la tisana thai
Perché un addio suona troppo serio
E allora ti dirò bye bye (bye bye)
Seduti dentro un bar poi si litigherà
Per ogni cosa, pure per il conto da pagare
Lo sai mi mancherà, na-na-na-na

Al posto dei puntini sospensivi, il ritornello. Al Maradona, però, un ritornello speciale. Infatti, per la fine dello show, la band bergamasca ha tradotto i soliti versi in napoletano e Riccardo Zanotti – cantante del gruppo – ha intonato le frasi in dialetto per rendere omaggio alla città. Non solo, alle sue spalle, sull’enorme led che faceva scorrere il testo (qui messo nelle prime righe dell’articolo), un’immagine di Maradona e poi un tramonto al mare.

Una lingua complicata, quella partenopea, che fa cadere in parole goffe e mal pronunciate anche le persone del territorio. Un bergamasco che canta “Perfavore, nun chiagnere e vir e nun ce resta male” ha reso con maldestra tenerezza la voglia di regalare qualcosa di unico alla città che lo ha acclamato.

Non solo i Pinguini: le parole di Mengoni per Napoli

Lo scorso 26 giugno anche Marco Mengoni si è esibito al Maradona, volgendo parole d’omaggio alla città: “Gli artisti che vengono a suonare a Napoli dicono tutti che qui c’è un calore particolare. Io vi aggiungo una cosa che non so se vi hanno mai detto: oltre al calore, c’è un sacco di attenzione a quello che si fa sul palco e si dà valore a quello che si fa sul palco. Quindi io per questo vi dico tante tante grazie“.

Ma prima di queste dolci parole, una richiesta dal cantante sul palco: “È il mio primo concerto al Maradona, ragazzi… facit nu burdell“. Spoiler: è quello che è successo.