E’ solo una tregua ma servirà per garantire i necessari controlli di Capodanno. Lo scontro all’interno del corpo della Polizia Municipale è ormai evidente. Nei giorni scorsi è dovuto scendere in campo anche il Sindaco Manfredi che ha dichiarato di aspettarsi “lealtà da parte dei vigili, perché noi dobbiamo garantire il servizio e dobbiamo farlo con impegno. Le valutazioni che farò – ha aggiunto Manfredi – dipenderanno dal comportamento dei lavoratori nella notte di Capodanno”.
Ma cosa è accaduto nelle scorse ore?
Il Csa, potente sindacato che conta al proprio interno 700 caschi bianchi su circa 1100 iscritti totali, ha prima convocato e poi revocato un’assemblea sindacale proprio per la notte del 31 dicembre. Una provocazione nata dalle comunicazioni della vigilia di Natale rilasciate dal comandante Esposito. Esposito, come riporta il quotidiano Il Mattino, ha comunicato ai vari reparti delle Unità operative alcune disposizioni per gli agenti di turno che si sono assentanti a Natale e a Santo Stefano facendo appello a licenze relative alla legge 104, legge 53 (gravi motivi familiari), ferie, malattie e infortuni. Questo personale avrebbe dovuto recuperare “il festivo spettante non lavorato» nel primo giorno festivo utile, ovvero a Capodanno.
Una decisione mal digerita dal Csa, che ha deciso di alzare il livello dello scontro con i vertici di via De Giaxa. Da qui la convocazione dell’assemblea, poi rientrata con questa motivazione. Il sindacato ha fatto sapere di “aver preso atto del revirement che obbedisce ad una doverosa lettura giuridica delle norme vigenti e di norme non applicabili.
Pertanto con grande spirito di servizio revoca a tutti gli effetti di legge l’assemblea indetta per il 1 gennaio 2023”. Insomma più che una pace una tregua, per una vicenda che segnerà l’inizio del nuovo anno all’insegna di un vero e proprio regolamento dei conti interno.