L’arcivescovo di Napoli, Don Mimmo Battaglia, ha incontrato per la prima volta la comunità della Basilica di Santa Lucia a Mare, celebrando l’eucarestia nella basilica Pontificia Minore in occasione del nono anniversario dell’elevazione.
“I poveri, dei quali avete particolare attenzione – ha detto il Vescovo durante l’omelia -, ci insegnano che la speranza la troviamo al centro della terra e nel cuore del mondo. Il cuore del mondo batte lì dove l’uomo soffre, per questo la speranza appartiene a coloro che soffrono e per questo siamo chiamati ad avere il coraggio di credere nella speranza, di essere capaci di abitare questa nostra storia e questa terra, di amare questa vita perché la speranza è dentro ai nostri cuori, dentro alla nostra vita”.
La chiesa di S. Lucia a Mare è stata sede parrocchiale già nell’800, poi dichiarata Santuario nel 1893, ed elevata a basilica Pontificia Minore proprio il 15 maggio nel 2012 per il crescente culto della santa, patrona della città di Napoli insieme con San Gennaro. La straordinaria devozione di una comunità ricca di fede è testimoniata, all’interno della Basilica, da numerosissimi ex-voto d’argento donati alla parrocchia, custoditi nelle teche collocate negli arconi e nella sacrestia. La chiesa è un punto di riferimento per i credenti ed un luogo storico di devozione per i fedeli della Santa, per i quali essa rappresenta il simbolo di una rinnovata fede e speranza.
«Questo nostro mondo non ha bisogno di parole, ha bisogno di un Vangelo vissuto ed incarnato, ha aggiunto Battaglia, rivolgendosi anche a don Giuseppe Carmelo, parroco della Basilica – perché il Vangelo lo possiamo testimoniare solo con la nostra vita. Da cristiani e da credenti questo siamo chiamati a fare, fate in modo che la gente possa sentire attraverso di voi l’esperienza e la bellezza di Dio.”