Prima che il giudice del tribunale minorile rinviasse la sentenza al 29 aprile, alla domanda del magistrato ha detto di essersi pentito il minore imputato per l’omicidio del 19enne Santo Romano, ucciso nella notte tra l’1 e il 2 novembre scorso dopo essere stato raggiunto al petto da un colpo di arma da fuoco mentre, con un gruppo di amici, si trovava a San Sebastiano al Vesuvio. Il difensore del presunto colpevole aveva chiesto la perizia psichiatria per il suo assistito, poi rigettata dal magistrato, e il giudizio con rito abbreviato. Dopo la decisione del giudice, l’avvocato della famiglia Romano, Marco de Scisciolo è uscito in compagnia della madre della vittima, Mena de Mare affrontando il capannello di giornalisti all’esterno
Al suo arrivo al tribunale poco prima dell’udienza, la madre di Santo aveva trovato una folla ad attenderla. Non solo parenti ed amici del giovane calciatore, ma anche studenti arrivati in pullman da varie zone di Napoli.
“Giustizia giustizia”, il coro unanime dei ragazzi che hanno legato ai cancelli del tribunale diversi striscioni in onore di Santo. Su uno dei teli bianchi la scritta ‘Napoli alza la voce per i giovani che non possono piu’ sognare’. Ad attendere all’esterno anche la fidanzata del 19enne, Simona Capone che stringeva a se con la scarpa utilizzata da Santo per giocare in porta nella squadra in cui militava