giovedì, Dicembre 19, 2024
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Ugo Russo, carabiniere rinviato a giudizio per omicidio volontario

Fuori dal Tribunale, al Centro Direzionale di Napoli, un gruppo di amici della famiglia hanno manifestato per ricordare la giovane vittima

Hanno atteso tre anni e due mesi per il processo che stabilisse la verità sull’omicidio del figlio. Il 12 luglio. Ora hanno una data i genitori di Ugo Russo, stabilita al termine dell’udienza preliminare che si è svolta questo pomeriggio nel palazzo di Giustizia di Napoli. Il giudice ha rinviato a giudizio per omicidio volontario aggravato il carabiniere, Christian Brescia.

IL 12 LUGLIO IN CORTE D’ASSISE

Il 12 luglio davanti alla prima sezione della corte d’assise di Napoli si dovrà presentare il militare che la notte del 1 marzo del 2020, mentre era fuori dal servizio, con 4 colpi della sua pistola d’ordinanza stroncò la vita che del 15 enne, che poco prima insieme a un complice aveva tentato di rapinargli l’orologio con un’arma finta nella zona di santa lucia. Brescia, che ha sempre sostenuto la legittima difesa, era presente in aula davanti ai genitori di Ugo Russo, Vincenzo e Sara, che alla sua vista ha avuto un malore (INTERVISTA NEL VIDEO)

LA DIFESA DEL CARABINIERE

“Il decreto che dispone il giudizio non è una sentenza di condanna”. A parlare fuori dall’aula con il cronista dell’Ansa è l’avvocato Mattia Floccher, difensore del carabiniere. “Ovviamente – ha aggiunto Floccher – avremmo preferito che il giudice, già in questa fase, avesse preso atto dell’impossibilità di ritenere configurabile una ipotesi di omicidio volontario. In ogni caso, in maniera serena e fiduciosa siamo pronti a dimostrare, nel corso del dibattimento, l’innocenza dell’imputato”.

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