Prostituta cinese uccisa a Napoli, omicida preso dopo 12 anni
Si è spezzata la rete di protezione che per anni ha tenuto lontano dalle indagini e dall’incriminazione per l’omicidio della prostituta cinese a Napoli, Pietro Cerbone ora 32 enne, era poco più che ventenne quando, secondo le ricostruzioni degli investigatori e le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, ha ucciso nella sua abitazione Wu Shufen, detta Angela, venne trovata senza vita nella sua casa completamente messa a soqquadro.
LA SVOLTA GRAZIE ALLE DICHIARAZIONI DI UN COLLABORATORE DI GIUSTIZIA
Sul cadavere vennero riscontrate numerose ferite multiple da taglio e da punta inferte, rivelarono le indagini di allora, durante un tentativo di rapina.
Cerbone – secondo le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia che ha dato valore a tutti i riscontri della Squadra Mobile di Napoli – il 3 aprile 2011 si recò da Wu Shufen. Insieme con Vincenzo Runino, ora 31enne ma 19enne all’epoca. E con anche a Lucio Di Roberto, ora 30enne e all’epoca minorenne, verosimilmente per consumare un rapporto sessuale che però sfociò prima in un tentativo di rapina e poi in omicidio.
I DUE COMPLICI GIA’ INCRIMINATI E CONDANNATI PER LA MORTE DI WU SHUFEN
I tre tentarono di svaligiare una cassaforte (rivelatasi vuota) che non era neppure nella disponibilità della donna. Alla fine se ne andarono con l’incasso, appena 230 euro.
Di Roberto e Runino vennero individuati, processati e condannati, con sentenze passate in giudicato, per quell’omicidio. Ma è sempre rimasta avvolta nel mistero l’identità del terzo assassino, la cui presenza venne riscontrata dalla Polizia di Stato durante le indagini.