Ha ricevuto uno sconto di pena al termine del processo di Appello nonostante abbia ucciso con una coltellata un giovane al termine di una banale lite. La Corte d’Assise d’Appello di Napoli, presieduta dal giudice Ginevra Abbamondi, ha infatti inflitto 17 anni e 7 mesi di carcere a Gabriel Esposito. Contro i 21 comminati dalla Corte d’Assise del tribunale di Santa Maria Capua Vetere in primo grado. Esposito ha tolto la vita con una coltellata al pugile 18enne Gennaro Leone. Le motivazioni del delitto, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, riguardano una presunto sguardo di troppo. I fatti risalgono al 29 agosto del 2021, era un sabato ed erano da poco passate le 23. In piazza Correra, nel cuore di Caserta, lo scontro, poi il fendente alla coscia che recise l’arteria femorale. Leone morì in ospedale a causa della copiosa perdita di sangue, nonostante i soccorsi. Il suo assassino, originario di Caivano in provincia di Napoli, ha 19 anni. Arrestato subito grazie all’identificazione dei presenti e delle telecamere, in carcere confesso subito il delitto. Proprio la sua condotta, sia durante il processo che nel periodo del regime carcerario, ha spinto i giudici a ridurre la pena.
Nei giorni successivi all’omicidio si susseguirono le fiaccolate e gli appelli per fermare la mano assassina di giovanissimi, che appaiono sempre più fuori controllo. Il Comune proclamò anche il lutto cittadino.