Qualcuno dica a Spalletti che ha vinto lo Scudetto a Napoli. E gli dica anche che può finalmente sorridere e festeggiare.
Certo ha avuto predecessori illustri il toscano. Basti pensare a Ottavio Bianchi, braccato il 10 maggio 1987 al “San Paolo” da Giampiero Galeazzi che provava a scuoterlo: “10 maggio 87, Napoli campione d’Italia Bianchi”. E lui laconico: “Eh, sono contento”, senza accennare a un sorriso. Orso, duro, martello, a Bianchi sono stati attribuiti tanti soprannomi. Nella nota trasferta di Ascoli qualcuno intonò anche un “Riderà” di Little Tony, prima della rivoluzione degli spogliatoi.
DILETTA NON GLI STRAPPA IL SORRISO
Per questo quando un’esplosiva Diletta Leotta e Ciro Ferrara hanno provato, in diretta su Dazn, a far sciogliere Spalletti, c’è mancato poco che l’allenatore li mandasse a quel paese. Di Alberto Bigon, l’allenatore fantasma del secondo Scudetto azzurro non si ricordano espressioni del viso, anche dopo la partita vittoriosa la parte del leone la fecero Maradona e Ferlaino in uno spogliatoio dove volavano fiumi di champagne.
CONFERENZA STAMPA A NERVI TESI
Ma Luciano Spalletti è andato oltre l’immaginabile, conducendo una conferenza stampa a tratti tesa manco avesse mancato la salvezza per la sua squadra. Con tutto il rispetto per i due scudetti in Russia, con i salvataggi delle squadre in B, con i secondi posti e con l’esperienza in Friuli, vincere il campionato a Napoli ha una portata storica. Eppure l’allenatore di questa stagione miracolosa ne è consapevole. Lo dice in anticipo, “sono fatto male”. E spiega. “Chi è abituato come me a lavorare sempre non si gode fino in fondo la festa”. E forse il segreto per vincere a queste latitudini è proprio questo. Se si pensa che negli ultimi 100 anni di scudetti al Sud ne sono stati vinti solo 3, allora si comprende che si tratta di una sorta di miracolo. Se gli chiedi quale sia stata la partita che ricorderà di quest’annata lui, sorprendentemente, ti risponde… “L’eliminazione dalla Champions”.
IL MESSAGGIO A DE LAURENTIIS
Resta a Napoli per vincere la Champions? Anche questo argomento, che durante l’anno è stato oggetto di confronti aspri con i giornalisti, continua essere indigesto. De Laurentiis da mesi lo conferma coram populo. A lui la cosa non piace e, per la prima volta, risponde apertamente: “Questo giorno mi ripaga di molte cose, ma al presidente De Laurentiis, che dice che questa squadra riparte da Spalletti, dico che lo deve dire a me, non a voi”.