venerdì, Novembre 15, 2024
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Rapine in aumento tra Napoli e Caserta, ultimo colpo a Teverola

Passamontagna per coprire il viso e un fucile puntato ad altezza uomo. Un fucile. Sono in due. Il primo a entrare è il rapinatore armato, il secondo si fionda sulla persona alla cassa costringendola a consegnare i contanti, mentre un terzo con il giubbino rosso minaccia anche lui revolver in mano i clienti all’interno del bar. Non è il set di un film, ma una scena che tra le province di Napoli e Caserta si ripete da qualche mese con cadenza quotidiana.

CLIENTI MINACCIATI CON FUCILI

Teverola, nel Casertano, il teatro dell’ennesima rapina a mano armata contro imprese ed esercizi commerciali della zona. Quattro gli autori, con un quinto in attesa all’esterno con il veicolo per la fuga, ritengono i carabinieri che stanno svolgendo le indagini, che si stanno avvalendo dei filmati della videosorveglianza interna. Il colpo messo a segno nella caffetteria di Teverola segue di pochi giorni quello messo a segno in una pizzeria di Casandrino, stavolta nel Napoletano, dove tre banditi hanno fatto irruzione con la stessa dinamica, minacciando personale e clienti con fucile e pistole.

I PRECEDENTI

Sabato sera è toccato a una tabaccheria nel comune di Acerra. In due, uno armato, hanno minacciato i dipendenti per ottenere l’incasso ed un impiegato è stato colpito alla testa con il calcio della pistola.

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