Quanta rabbia in quel calcio con il sinistro a scaraventare il pallone alle spalle di Stankovic, quanta voglia in quell’urlo liberatorio per Jack Raspadori, uomo del match contro il Venezia. Tre punti pesantissimi per il Napoli e primato per Conte (in condominio con l’Atalanta), grazie all’enigma azzurro, calciatore jolly, che nell’anno dello Scudetto ha firmato gol memorabili (uno su tutti quello contro la Juventus a Torino), ma mai pienamente nel progetto di squadra degli allenatori che si sono succeduti.
IL CAMBIO DI MODULO
Per 79 minuti il Napoli è andato a sbattere contro il Venezia e contro Stankovic, capace anche di ipnotizzare Lukaku nel primo tempo e di parargli un calcio di rigore. Lo stesso estremo difensore dei lagunari è molto bravo in avvio su Rahmani, e anche su Lukaku prima del gol. Decisivo anche Meret, in avvio di partita, che ha respinto di piede un tiro ravvicinato di Yeboah, confermando l’ottimo momento e tenendo anche oggi imbattuta la porta.
IL TABELLINO
NAPOLI (4-3-3): Meret. Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera (43′ st Spinazzola), Anguissa (25′ st Raspadori), Lobotka, MacTominay, Neres, Lukaku, Kvaratskhelia (29′ st Politano). (25 Caprile, 14 Contini, 30 Mazzocchi, 16 Marin, 6 Gilmour, 60 Gioielli, 26 Ngonge, 23 Zerbin, 18 Simeone). All.: Conte.
VENEZIA (3-4-1-2): Stankovic, Altare, Idzes, Sverko, Zampano (25′ st Biarkason), Nicolussi Caviglia, Busio, Carboni (14′ st Candela), Ellertsson (25′ st Andersen), Oristanio (43′ st El Haddad), Yeboah (25′ st Pohjanpalo). (1 Joronen, 23 Grandi, 25 Schingtienne, 5 Haps, 19 31 Chiesurin, 22 Crnigoj, 9 Gytkjaer). All.: Di Francesco.
Arbitro: Cosso di Reggio Calabria.
Reti: nel st 34′ Raspadori. Angoli: 14-4 per il Napoli. Recupero: 0 e 5′. Ammoniti: Altare e Idzes per gioco scorretto. Spettatori: 50 mila.