giovedì, Gennaio 9, 2025
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Salma di Fortuna Loffredo al Nord, il “No” del padre

Salma di Fortuna Loffredo al Nord, il “No” del padre

L’ipotesi del trasferimento del corpo di Fortuna Loffredo al nord Italia diventa un caso. Pietro Loffredo, il papà della bambina uccisa a soli 6 anni nel parco Verde di Caivano, rappresentato dall’avvocato Sergio Pisani, si oppone alla possibilità di portare la salma dove vive e lavora la mamma della piccola “Chicca” Mimma Guardato. Per il padre, Fortuna, scaraventata giù da una finestra all’ottavo piano di un edificio dopo essersi ribellata all’ennesima violenza sessuale da parte del suo carnefice, deve restare nel comune a nord di Napoli. Qui chiede che sia realizzata una cappella dove poter piangere la figlia. Il 29 giugno 2014, Fortuna Loffredo precipitava nel vuoto.

Al parco Verde pochi mesi prima era caduto da un balcone un altro bambino, il piccolo Antonio Giglio, di soli 3 anni. Troppe coincidenze: partono le indagini, complicate dal clima di omertà generale che caratterizza il rione in quei giorni. Sarà la testimonianza di un’amichetta di Chicca a far emergere un quadro agghiacciante. Tra le mura del parco Verde Fortuna Loffredo e altri bambini sono stati più volte violentati. Per l’omicidio Raimondo Caputo, un vicino di casa è stato condannato all’ergastolo. Le forze dell’ordine hanno appurato anche come la compagna dell’omicida, Marianna Fabozzi, sapesse delle violenze anche quelle che l’uomo aveva perpetrato ai danni della figlia.

(Intervista a Pietro Loffredo nel video allegato)

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