venerdì, Novembre 15, 2024
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Sanremo 2023, #cinicoSanremo e quella noia infinita dei Pooh: ma perché?

Partiamo dalla fine: all’una e mezza di stanotte, la classifica Top 5 della sala stampa del Festival di Sanremo non meraviglia più di tanto, Mengoni primo, seconda Elodie, terzi i Coma Cose, Ultimo è quarto e Leo Gassmann in quinta posizione.

Il fuori programma di Blanco, di cui parliamo dopo, ha messo dieci minuti di ritardo sulla tabella di marcia della minuziosa scaletta di Amadeus, ma ha sicuramente animato un po’ la serata, decisamente più divertente per chi l’ha seguita con un paio di gruppi di ascolto su Facebook e due o tre su Whatsapp!

Di Mattarella e figlia, si sa che sono stati seduti nel palchetto foderato di rosso almeno il tempo di Gianni Morandi che canta a cappella l’Inno di Mameli. Per quanto se ne può sapere, è probabile che stiano ancora là, che siano rimasti chiusi nell’Ariston, ce lo diranno gli addetti alle pulizie di stamattina.

PARTE LA SERATA CON ANNA OXA

Anna Oxa arriva sul palco, abito lungo nero, trucco etereo, capelli lunghi grigi che dovrebbe pure tagliarsi un po’ le punte, le decolorazioni so’ fetenti assai! La canzone è incomprensibile, in realtà ci si aspettava il balletto di Mercoledì Addams.

Gianmaria vestito da Blanco l’anno scorso, ma siamo a Carnevale e ci sta, con i capelli tagliati dal parrucchiere di Maria de Filippi. Amadeus rientrando sul palco lo chiama SanGiovanni, poi si accorge e cerca di apparare fingendo di parlare con Gianni Morandi. Un po’ come quelli che parlano da soli per strada e fanno finta di parlare a telefono per non passare per pazzi!

Mister Rain pensa di essere a C’è posta per te, riempie il palco di bambini che cantano una canzone decisamente gradevole ma la strofa “siamo angeli con un’ala sola” l’abbiamo già sentita decenni fa in un film indimenticabile di Luciano De Crescenzo.

Marco Mengoni, si sa, è una garanzia. Vestito da motociclista, per ovvie ragioni meglio non scrivere di alcuni particolari che nelle chat di sole donne sono stati notati (qua ci andrebbe una emoticon con l’occhiolino). Canta bene, è bello, sa stare sul palco. Vola in prima posizione nella classifica senza passare per il via.

Ariete, parliamone. Innanzitutto, capiamo se è il nome del segno zodiacale o della marca di elettrodomestici. Poi, perché ti sei messa la giacca dello zio prima della dieta da Dottor Younan Nowzaradan? Canzuncella carina, qualche stecca ma te la abboniamo per l’emozione.

GIANNI MORANDI CANTA LE SUE CANZONI PIU’ BRUTTE

A intervallare la gara, arriva il nostro Giannone nazionale con la chitarra e le sue canzoni brutte: Gianni, ma noi ti si ama sempre e comunque, pure se canti l’elenco del telefono.

Ultimo arriva con il gilet di pile che vende Decatholon a dieci euro (solo che lui lo avrà pagato mille almeno!). Chi scrive ha un problema con Ultimo: sta sempre là là per piacere ma poi qualcosa si blocca. “Non so, ci devo pensare, quale è la deadline”?

Coma Cose. Non sappiamo se il bacio sulle labbra sia stato per il punteggio del Fantasanremo, o perché – come hanno spiegato – la canzone parla della loro crisi di amore, superata a quanto pare. Il look è un po’ da scappati di casa, consigliato anche a loro un cambio parrucchiere.

I POOH, MI DISPIACE DEVO ANDARE? FATE PURE!

Vogliamo parlare della reunion dei Pooh? Sono i super ospiti che hanno meritato una storia su Instagram del nostro sito, ma prima che cantassero. Dopo, chissà se ci sarebbe stato lo stesso entusiasmo.

La serata continua faticosamente per chi la segue, donne che si sono struccate e impigiamate, uomini che iniziano a giocare sulle app passatempo degli smartphone.

Ma ad un certo punto c’è un sussulto, un picco di testosterone viene registrato sui social, le chat si rianimano con messaggi maschi “Uanema” si legge a Napoli, “Madre de dios”, “Ohhhhhhh”. Indovinate chi è salito sul palco vestita come un corvo da cui spuntano due gambe stupende, e il corpo con un body vedo-nonvedo? Provate a indovinare nei commenti!

Tralasciamo il monologo della Ferragni, qua siamo per commentare cinicamente il Festival della canzone italiana.

(Ma il passaggio su Blanco lo si deve fare e lo faremo)

Leo Gassmann sembra un piccolo Renga, un renghino. Canzone carina assai, voce da modulare meglio. Una cosa qua è certa: i Gassmann sono belli. Tutti, da tre generazioni.

A mezzanotte e mezza arrivano i Cugini di Campagna, che dovranno spiegare come fanno a rimanere sempre uguali a se stessi, senza falsetto, ma fisicamente identici agli anni Settanta.

GRIGNANI COME CALIFANO CON CANZONE COMMOVENTE

Attesissimo Gianluca Grignani, forse più per sapere davvero come sta che per la canzone stessa – che colpisce al cuore. La somiglianza impressionante con Franco Califano scatena i commenti sui suoi vizi. Ma Gianluca è uno che combatte contro il suo male di vivere, e tanti vorremo abbracciarlo forte forte.

In rosa Big Babol arriva Olly, la battuta è troppo facile: manca Benji.

I Colla Zio. A primo sguardo sembrano i Teletubbies, a guardarli meglio ricordano anche un po’ i Pigiamini. Della canzone si sa poco, chi ha resistito fino alla loro esibizione ha dovuto abbassare il volume per non disturbare il partner che dorme.

Ultima in gara per la prima serata è l’algida Mara Sattei con una canzone scritta da Damiano dei Maneskin. Abito nero dalla scollatura vertiginosa sulle spalle. Un po’ troppo biondina, un po’ troppo slavatina, un po’ troppo – ina – ina, che ci si dimentica pure di commentarla!

BLANCO E IL VIDEO SU YOUTUBE

Chiudiamo con Blanco e la sua esibizione “spaccapalco” che ha svegliato dall’abbiocco i presenti in platea, che ha fatto sbalzare i numeri delle visualizzazioni del video già ieri sera, che ha fatto indignare tutti, che ha fatto bollare come imbecille Amadeus che voleva farlo cantare di nuovo, che ha lasciato il palcoscenico fra i fischi e che – guarda caso – dietro al palco c’era proprio una scopa blu per Gianni Morandi.

Eppure, e qua scatta il complottismo tipico italiano – basta dare uno sguardo al video su Youtube della canzone “L’isola delle rose” per vedere che anche là spacca una casa sana sana e prende a calci le rose.

Una domandina ce la vogliamo fare?

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