martedì, Novembre 26, 2024
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Scacco ai clan di Acerra, i carabinieri arrestano 21 camorristi

Documentato anche un inchino alla casa di un boss durante una processione

Scacco ai clan di Acerra, i carabinieri arrestano 21 camorristi. Sono state letteralmente decapitate due organizzazioni criminali camorristiche dai militari del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna. Eseguita un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal Gip di Napoli su richiesta della Dda a carico di 19 persone. Le accuse vanno dall’associazione di tipo mafioso, all’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. Ma a queste si aggiunge anche l’ipotesi di altri reati: estorsione, detenzione e porto di armi, reati aggravati dal metodo mafioso. Per 17 persone è scattata la custodia in carcere, per una gli arresti domiciliari e per l’ultima il divieto di dimora. Dalle indagini è emersa l’alleanza tra i due clan, nonché l’esistenza ed in una rete dedita al narcotraffico. Agli atti anche vari episodi estorsivi in danno di imprenditori nonché la disponibilità di armi.

DOCUMENTATO L’INCHINO AL BOSS

L’inchino si è verificato durante la processione della Madonna dell’Arco il 30 gennaio 2022, per volontà del boss Salvatore Andretta davanti alla sua abitazione. Grazie a una telecamera nascosta dai militari dell’Arma viene ripresa tutta la scena. La parata religiosa durante la processione per le vie della città fa tappa nella corte della casa di Andretta: i “battenti” (un gruppo di persone devote alla Vergine), vestiti di bianco con una fascia trasversale azzurra e una cintura rossa legata alla vita, che sostengono la statua della Madonna entrano nel cortile. Il boss – affacciato dal terrazzo insieme con il fratello, il figlio e il cognato – dirige il gruppo indicando il punto dove la processione si deve fermare per eseguire l’omaggio del sacro al profano.

SGOMINATO CLAN ANDRETTA – AVVENTURATO

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna, al termine di indagini coordinate dalla Procura di Napoli, hanno decapitato due famiglie malavitose della provincia di Napoli, precisamente di Acerra: il clan Andretta e Avventurato, rispettivamente guidati, secondo gli inquirenti, da Salvatore Andretta e da Bruno Avventurato

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