Lavoro nero, sfruttamento, condizioni di sicurezza inadeguate e un atteggiamento intimidatorio da parte dell’azienda: è quanto denunciano i dipendenti, dell’azienda che opera nel campo della logistica Gls, che per il terzo giorno consecutivo si sono riuniti in presidio all’esterno dello stabilimento di via Ferrante Imparato a Napoli. Divise blu indosso e bandiere in mano hanno protestato contro turni, a loro dire, massacranti, e contro buste paga non congrue con le di ore di servizio, ma non solo, contestano anche il numero quotidiano di consegne che impone dei ritmi pericolosi per la vita. Chiedono insomma il rispetto del contratto collettivo ed il mantenimento degli accordi presi in precedenza. La vertenza infatti ha preso il via da marzo. I dettagli della mobilitazione li ha forniti Salvatore Annuale, coordinatore regionale Sol Cobas