Scontri tra ultras Napoli e Roma, Antonella Leardi: “Assurda violenza in nome di Ciro”
Si passano al setaccio le immagini della videosorveglianza dell’autogrill di Badia.
Ma anche quelle delle telecamere della rete autostradale per rintracciare le targhe delle auto dei teppisti che ieri pomeriggio hanno spaccato in due l’Italia.
Sono a lavoro le forze dell’ordine per individuare i responsabili della guerriglia messa in campo da pseudo tifosi del Napoli e della Roma.
I primi fermi ieri sera a Genova dove la polizia ha individuato almeno 80 supporter azzurri.
Fermata anche un’auto con a bordo 4 ragazzi di età compresa tra i 21 e i 27 anni che hanno forzato un posto di blocco. Gli agenti della polizia hanno ritrovato nella vettura mazze, spranghe di ferro molto presumibilmente utilizzate negli scontri sull’A1.
Secondo alcuni gli scontri sarebbero stati inscenati per vecchie ruggini tra ultrà del Napoli e della Roma addirittura, uno dei pretesti sarebbe stato quello di vendicare la morte di Ciro Esposito ucciso a Roma prima della finale di coppa Italia del 2014.
Una notizia che è arrivata come un pugno nello stomaco per Antonella Leardi, la mamma di Ciro che da sempre ha cercato la pace tra gli ultrà. Una donna che fin dal giorno del funerale del figlio ha professato la cultura della non violenza e che spende la sua vita per ricordare Ciro e farlo prendere ad esempio dalle nuove generazioni come messaggero di pace.