Scudetto a Napoli, festa a tre piazze
Sarà una festa a tre piazze per celebrare lo scudetto che manca a Napoli da 33 anni e, forse, scoppierà la pace tra il presidente Aurelio De Laurentiis e i gruppi organizzati del tifo azzurro. Domani, infatti è previsto un vertice in Prefettura aperto per la prima volta anche agli ultrà, al quale prederanno parte, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine, anche il sindaco di Napoli e il prefetto Palomba.
Ieri al Viminale la riunione con il ministro Piantedosi per rafforzare le misure di sicurezza previste per i festeggiamenti dello scudetto.
Si parte dallo stadio Maradona con l’esplosione – si spera – del tifo organizzato, per poi proseguire con la festa diffusa, ovvero tre location, piazza Mercato, piazza Ciro Esposito a Scampia e nell’ex base Nato a Bagnoli- Obiettivo dichiarato è l’ampliamento degli gli spazi della festa per evitare la temuta concentrazione massima sul lungomare di tifosi, di appassionati e dei tanti turisti che hanno scelto la città per vivere l’emozione della festa scudetto.
Ma è la festa spontanea, quella della matematica certezza della conquista dello scudetto, che preoccupa il rappresentante del governo e il sindaco.
Il ministro Piantedosi ha fatto proprio l’appello alla tifoseria di Gaetano Manfredi a mantenere il dialogo e di ascoltare le richieste dei gruppi organizzati, a partire dall’ingresso allo stadio con bandiere e simboli già dal prossimo incontro di campionato con il Verona.
Sullo sfondo delle trattative la forte presa di posizione, dopo la sconfitta di mercoledì a San Siro in Champions, di mister Spalletti: “Se non ci sarà il tifo sugli spalti, lascio la panchina e vado via!”.