La Regione Campania che spinge per la didattica a distanza individuando nell’avvenuto ritorno a scuola la principale causa dell’aumento dei contagi, però poi delega a comuni e prefetture la scelta per un’eventuale chiusura.
I comuni, Napoli in testa, che si lamentano dell’assenza di dati certi sulla diffusione del contagio in classe, necessari per disporre un eventuale ritorno alla dad.
Ed eccoli i dati, inumeri sui casi di covid nelle scuole che la Regione si è affrettata a diffondere questa mattina.
29 i focolai negli istituti campani; 145 i comuni ad alto rischio. Numeri che si riferiscono al periodo compreso tra il 1 e il 7 febbraio.
Il report, che però non fornisce i dati relativi a Napoli ed alle altre città capoluogo, si basa sulla positività media, su scala regionale, ponendo il limite a 160 contagi ogni 100mila abitanti, come soglia oltre la quale gli amministratori locali saranno invitati ad adottare le contromisure necessarie.
Tra i comuni ad alto rischio figurano Torre Annunziata, dove il sindaco ha disposto la chiusura delle scuole fino al 16 febbraio, Castellammare di Stabia, Pompei e Torre del Greco. L’Unità di crisi, prevedendo 254.000 casi di covid in Campania al 28 febbraio, lancia l’allarme per le giornate di carnevale e san valentino istituendo degli alert territoriali per orientare i sindaci nelle decisioni su eventuali nuove restrizioni.